Il Garante per la protezione dei dati personali, prosegue con le attività di controllo (svolte attraverso la Guardia di Finanza) in merito ai
trattamenti di dati svolti nell’ambito di settori particolarmente
delicati, quali la fatturazione elettronica, il whistleblowing, il food
delivery, il rispetto delle azioni in caso di data breach.
Le
verifiche avranno ad oggetto anche le società che operano nel settore del “rating reputazionale”.
Ulteriori ispezioni sono programmate dal Garante per verificare il
rispetto delle norme nel rilascio di certificati tramite l’Anagrafe
nazionale della popolazione residente, e nell’attività di marketing, sia
nel settore pubblico che privato.
Saranno effettuati controlli anche sull’adozione delle misure di
sicurezza da parte di pubbliche amministrazioni e di imprese che
trattano particolari categorie di dati personali, sulla corretta somministrazione dell'informativa e l'acquisizione del consenso al trattamento dei dati.
Saranno inoltre verificati i tempi di conservazione dei
dati.
Si ricorda che le attività ispettive sono attivate anche su segnalazioni e
reclami, con particolare attenzione alle violazioni più gravi.
Il Garante della Privacy riporta inoltre un primo
bilancio dell’attività ispettiva e sanzionatoria nel primo
semestre del 2020 registrando un notevole incremento delle entrate
complessive derivanti dalle sanzioni che passano da 1 milione 223mila
euro del primo semestre del 2019 a 7 milioni 108 mila euro, con un
aumento del 481%
Sono state effettuate, inoltre, iscrizioni a ruolo per
un importo complessivo di 5 milioni 42 mila euro (+124%) a fronte dei 2
milioni 248mila euro del primo semestre 2019, che hanno riguardato
trasgressori che non si sono avvalsi della facoltà di definizione
agevolata prevista dal decreto legislativo n.101 del 2018.