giovedì 12 luglio 2012

Lavoratori autonomi nei cantieri: la circolare del Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro ha emanato una circolare, diretta principalmente agli ispettori, con la quale evidenzia alcuni degli aspetti ritenuti più significativi per individuare eventuali situazioni di lavoro subordinato "mascherato" da lavoro autonomo sui cantieri.

Fondamentalmente gli aspetti cui si fa riferimento sono:

- Subordinazione: ovviamente in presenza di vincolo di subordinazione non è possibile parlare di lavoro autonomo. Tale vincolo può essere desumibile dal contratto in essere o da elementi sostanziali che si riscontrino nelle attività svolte.

- Dotazione di attrezzature/strumenti: il lavoratore autonomo deve disporre degli strumenti e delle attrezzature necessari per le proprie attività. Tale necessità risulta anche in fase di verifica dei requisiti tecnico professionali necessaria prima di conferire l'incarico. L'assenza di tale requisito implica la presunzione di subordinazione del lavoratore.

- Monocommittenza: quando il lavoratore dispone di un solo committente e non può dimostrare di svolgere lavori anche per altri clienti/committenti, si presume il lavoro subordinato.

- Aggregazioni di lavoratori autonomi: tale condizione fa presumere l'esistenza di un'organizzazione che va oltre il semplice lavoro autonomo.



Si circorda che la definizione di lavoratore autonomo viene data dall''articolo 89, comma 1 lett. d) del D. Lgs n. 81/2008 e s.m.i., ai sensi del quale per lavoratore autonomo deve intendersi “la persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell’opera senza vincolo di subordinazione”.